Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21282 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21282PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere non può essere configurato sulla base di semplici episodi di concorso in reati contro il patrimonio, in assenza di elementi che dimostrino l'esistenza di un accordo diretto alla realizzazione di un programma criminoso strutturato e continuativo. Ai fini dell'applicazione di misure cautelari personali per il delitto di cui all'art. 416 c.p., è necessario che emergano gravi indizi di colpevolezza in ordine all'effettiva sussistenza di una vera e propria organizzazione criminale, caratterizzata da stabilità, durata nel tempo e pluralità di reati programmati, non essendo sufficiente la mera commissione di singoli reati, anche se ripetuti, in concorso tra più soggetti. La semplice commissione di reati contro il patrimonio, anche se realizzati con modalità analoghe e in concorso tra più persone, non integra di per sé gli estremi del delitto associativo, dovendosi accertare l'esistenza di una struttura organizzativa, di un programma criminoso e di una effettiva divisione di ruoli tra i partecipi. Inoltre, la mancata contestazione di misure cautelari nei confronti di altri soggetti, pur potenzialmente coinvolti, non comporta necessariamente la configurabilità del reato associativo, essendo necessario valutare complessivamente tutti gli elementi indiziari emersi dalle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. MARASCA Genna - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI GENOVA;

nei confronti di:

1) GI. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 639/2009 TRIB. LIBERTA' di GENOVA, del 01/10/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

La Corte di Cassazione:

OSSERVA

L…

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