Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32766 del 2 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:32766PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990 richiede, oltre all'accordo criminoso e alla permanenza del vincolo associativo, l'esistenza di una struttura organizzativa stabile e operativa che consenta la realizzazione concreta del programma criminoso. Pertanto, ai fini della configurabilità di tale fattispecie, non è sufficiente la mera constatazione di episodi di spaccio di droga, ma occorre un'adeguata ricostruzione delle caratteristiche strutturali e organizzative dell'associazione, nonché della consapevole e volontaria partecipazione dell'indagato alla medesima. La semplice appartenenza a un gruppo dedito al traffico di stupefacenti, senza la dimostrazione dell'esistenza di una vera e propria organizzazione criminale, non integra gli estremi del delitto associativo, ma può al più configurare il concorso di persone nel reato continuato di detenzione e spaccio di droga. Pertanto, la valutazione della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di cui all'art. 74 D.P.R. n. 309/1990 presuppone l'accertamento dell'esistenza di tutti gli elementi essenziali della fattispecie associativa, senza poter prescindere da un'adeguata ricostruzione delle caratteristiche strutturali e organizzative del gruppo criminale e del ruolo effettivamente svolto dall'indagato all'interno dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CARUSILLO Elena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 15/02/2021 dal Tribunale del riesame di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott.ssa CARUSILLO Elena;
lette le conclusioni formulate con requisitoria scritta del Decreto Legge n. 137 del 2020, ex articolo 23, comma 8, dal P.M., nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso per l'inammissibilita' …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.