La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: La partecipazione di un concorrente a una gara pubblica per l'affidamento di un servizio è subordinata al possesso dei requisiti tecnico-organizzativi prescritti dal bando, tra cui l'espletamento nel triennio precedente di almeno due servizi analoghi presso Comuni con popolazione non inferiore ai 20.000 abitanti e per un importo uguale o superiore alla soglia minima indicata. Tali requisiti devono essere dimostrati in modo chiaro e inequivocabile, non essendo ammissibili valutazioni soggettive o elastiche che possano compromettere i principi di trasparenza, imparzialità e parità di trattamento tra i concorrenti. L'omessa dimostrazione del possesso di tali requisiti comporta l'esclusione del concorrente dalla gara, indipendentemente dalla valutazione di eventuali ulteriori cause ostative. Inoltre, la presentazione di una fideiussione bancaria rilasciata da un soggetto non abilitato ai sensi di legge determina l'esclusione del concorrente per mancata prestazione della cauzione provvisoria, a prescindere dalla valutazione di altri profili di illegittimità. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare l'ammissione del concorrente alla gara, anche qualora ciò comporti l'annullamento dell'intera procedura di affidamento, in applicazione dei principi di parità di trattamento e imparzialità, al fine di assicurare il rispetto della normativa di settore e la tutela della concorrenza.