Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30736 del 17 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:30736PEN

Massima

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Il giudice cautelare, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve fondarsi su un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", ancorato a elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, che, pur non raggiungendo il livello di prova richiesto per la condanna, siano tuttavia idonei a far ritenere con elevata verosimiglianza l'attribuzione del reato all'indagato. Tale valutazione deve essere effettuata con il massimo rigore e prudenza, senza che sia sufficiente una sommaria delibazione, ma attraverso un'attenta disamina delle risultanze processuali, anche in relazione alle deduzioni difensive, in un giudizio prognostico che, pur non implicando la certezza della colpevolezza, si avvicini ad essa in misura significativa. Il giudice del riesame, nel confermare la misura cautelare, deve fornire una motivazione congrua e logica, che dia conto dell'adeguatezza e della necessità della misura applicata, anche in relazione alla personalità dell'indagato e alla concretezza del pericolo di reiterazione del reato, senza limitarsi ad un mero richiamo alle argomentazioni del giudice di prima istanza. Ove la motivazione risulti carente o contraddittoria su tali aspetti, il provvedimento deve essere annullato e gli atti rinviati al giudice competente per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 606/2012 del TRIBUNALE LIBERTA' di CATANZARO, del 05/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha chiesto annullarsi con rinvio l'ordinanza impugnata per il diniego degli arresti domiciliari, con rigetto per il resto;

preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUTO IN FAT…

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