Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2514 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:2514SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile è legittimato passivamente all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive realizzate sull'immobile di sua proprietà, anche se estraneo alla loro realizzazione, in quanto la misura ripristinatoria è posta a carico non solo dell'autore dell'illecito, ma anche del proprietario del bene e dei suoi aventi causa in virtù del suo diritto dominicale. L'obbligo di demolizione delle opere abusive non è subordinato all'accertamento di una specifica responsabilità del proprietario nella commissione dell'illecito, essendo sufficiente l'esistenza di una situazione dei luoghi contrastante con la normativa urbanistica ed edilizia e l'individuazione di un soggetto che abbia la titolarità ad eseguire l'ordine ripristinatorio, ovvero il proprietario. La vetustà dell'opera abusiva non esclude il potere di controllo e sanzionatorio del Comune in materia urbanistico-edilizia, in quanto l'esercizio di tale potere non è soggetto a prescrizione o decadenza, potendo l'accertamento dell'illecito amministrativo e l'applicazione della relativa sanzione intervenire anche a notevole distanza di tempo dalla commissione dell'abuso, senza che il ritardo nell'adozione della sanzione comporti sanatoria o il sorgere di affidamenti o situazioni consolidate. L'apposizione di un cancello che chiude un varco tra un cortile condominiale e un disimpegno condominiale, determinando un ampliamento di superficie utile abitabile e di volume con cambio di destinazione d'uso, configura un intervento di ristrutturazione edilizia soggetto a permesso di costruire ai sensi dell'art. 10 del D.P.R. n. 380/2001, la cui realizzazione in assenza di titolo abilitativo comporta l'applicazione della sanzione demolitoria di cui all'art. 33 del medesimo decreto.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2017

N. 02514/2017 REG.PROV.COLL.

N. 05307/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5307 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)), presso lo studio del quale elettivamente domicilia in Napoli, alla Via Scarlatti 188;

contro

COMUNE DI PORTICI, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. ((omissis)) ed, agli effetti del presente giudizio, domiciliato presso la Segreteria del T.A.R Campania in Napoli, alla P. zza Municipio, n. 64;

per l’annullamento, previa sospensione

- dell’ordinanza n. 250 del 31.5.11 del Dirigente del V Settore del Comune di Portici, notificato l’1.6.2011 all’istante, “nella qualità an…

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