La dichiarazione di pubblica utilità di un'opera pubblica costituisce un provvedimento amministrativo autonomo e immediatamente impugnabile, non un mero atto preparatorio del successivo procedimento espropriativo. Pertanto, il privato proprietario dei terreni interessati dalla dichiarazione di pubblica utilità ha un concreto e attuale interesse a impugnare tale atto, senza dover attendere l'adozione del decreto di esproprio o di occupazione d'urgenza. La temporanea occupazione di terreni privati per la realizzazione di un'opera pubblica, ai sensi dell'art. 24 della legge provinciale n. 10/1991, deve essere adeguatamente motivata dalla pubblica amministrazione in ordine alla sua stretta necessità e proporzionalità rispetto alle esigenze del cantiere, senza poter far ricorso a mere enunciazioni generiche o a giustificazioni sopravvenute. L'amministrazione è tenuta a valutare con rigore la possibilità di adottare soluzioni alternative meno invasive del diritto di proprietà privata, motivando in modo approfondito le ragioni per cui tali alternative non siano praticabili. L'omessa o insufficiente motivazione in tal senso rende illegittimo il provvedimento di occupazione temporanea.