Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27317 del 4 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27317PEN

Massima

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La mancanza di prove certe e la presenza di mere congetture e massime di esperienza illogiche non consentono di affermare la responsabilità penale dell'imputato, imponendo l'assoluzione per insussistenza del fatto. Il giudice non può fondare la condanna su elementi meramente ipotizzati o su considerazioni prive di adeguato riscontro probatorio, essendo necessario che la responsabilità penale sia accertata sulla base di prove certe e logicamente coerenti. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio qualora la motivazione si riveli palesemente inconsistente e fondata su mere supposizioni, in violazione del principio di presunzione di innocenza e del canone di logicità e ragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

Sul ricorso proposto da:

1) VI. An. , n. a (OMESSO);

2) CO. Fr. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 4 maggio 2007 della Corte di appello di Catania;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per la inammissibilita' …

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