L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato per l'amministrazione comunale, che non richiede una specifica e dettagliata motivazione ulteriore rispetto all'accertamento dell'abusività delle opere stesse. Infatti, la sola constatazione dell'esecuzione di tali opere in assenza o in totale difformità dal titolo abilitativo edilizio è sufficiente a giustificare l'adozione del provvedimento demolitorio, in quanto l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica ed edilizia è in re ipsa. L'inerzia dell'amministrazione nel tempo non crea alcun legittimo affidamento in capo al privato, né determina l'insorgere di un obbligo di motivazione più articolato, essendo l'ordine di demolizione un atto dovuto e non discrezionale. Inoltre, la competenza all'emanazione di tali provvedimenti sanzionatori appartiene al Sindaco e non all'organo dirigenziale, in quanto la relativa attribuzione non è stata trasferita ai dirigenti se non successivamente all'entrata in vigore della legge n. 191/1998. Infine, per l'adozione dell'ordinanza di demolizione di opere abusive su area vincolata, non è necessario acquisire il parere della Commissione Edilizia Integrata, in quanto il potere di disporre la demolizione rientra nei poteri sanzionatori in materia edilizia di competenza esclusiva del Comune.