Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33168 del 23 agosto 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33168PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, anche in qualità di luogotenente, che si dedica ad attività estorsive e usurarie, integra gravi indizi di colpevolezza e giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. e del pericolo di reiterazione del reato, considerata l'estrema gravità della condotta accertata e il contesto criminale di altissimo spessore in cui essa si è sviluppata. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, ritenute pienamente attendibili, e le risultanze delle intercettazioni ambientali e telefoniche, che confermano il coinvolgimento dell'indagato in attività estorsive e usurarie a vantaggio del sodalizio mafioso, costituiscono elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, idonei a giustificare l'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152/1991, in quanto i fatti sono stati commessi con la finalità di incrementare le risorse e rafforzare il controllo del gruppo criminale sulle attività economiche, lecite e illecite. Il diritto di difesa è pienamente garantito, anche in relazione all'accesso alle registrazioni delle conversazioni intercettate, che deve essere tempestivamente richiesto e verificato dalla difesa stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 15/12/2011 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

uditi per il ricorrente gli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), che h…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.