Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26280 del 22 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26280PEN

Massima

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Il dolo nel reato di falsa dichiarazione per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato richiede la consapevolezza, in capo all'imputato, della non veridicità della dichiarazione resa, non essendo sufficiente la mera inesattezza della stessa. Pertanto, la condanna per tale reato presuppone un'adeguata motivazione in ordine all'accertamento dell'elemento soggettivo, non potendosi ritenere integrato il dolo laddove l'imputato abbia dichiarato in buona fede informazioni erronee fornitegli da terzi, senza averne consapevolezza. La Corte di cassazione, in tal caso, dispone l'annullamento con rinvio della sentenza di condanna affinché il giudice di merito chiarisca, sulla base di elementi probatori specifici, la sussistenza del dolo in capo all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. ZOSO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 436/2013 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 06/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZOSO ((omissis))IA TERESA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che si riporta ai motivi di ricorso.

RITENUTO IN F…

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