Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, di cui all'art. 12, commi 3, 3-bis e 3-ter, del D.Lgs. n. 286/1998, si configura quando gli imputati, agendo in concorso con altri soggetti, effettuano il trasporto di stranieri al fine di procurarne l'ingresso illegale nel territorio italiano, anche se a titolo oneroso, al fine di trarne profitto. L'aggravante del numero di concorrenti (tre o più persone) è integrata dalle dichiarazioni dell'imputato che confermano il suo coinvolgimento nel trasporto dietro compenso, unitamente ad altri soggetti. L'inutilizzabilità delle dichiarazioni accusatorie rese dagli stranieri trasportati non inficia la validità della prova di resistenza, costituita dalle dichiarazioni degli imputati e dal verbale di arresto, che consentono comunque di ritenere provata la responsabilità degli imputati. La gratuità del trasporto non esclude la configurabilità dell'aggravante del fine di lucro, in considerazione dell'inverosimiglianza di un trasporto di quel genere e con quelle modalità per fini filantropici.