Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13423 del 9 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:13423PEN

Massima

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Il delitto di peculato si configura quando il soggetto agente, pur avendo perso la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, abbia comunque commesso l'appropriazione indebita di denaro o beni mobili di cui aveva la disponibilità per ragioni d'ufficio o di servizio precedentemente esercitati, essendo irrilevante il momento in cui l'appropriazione sia avvenuta. Pertanto, ai fini della configurabilità del peculato, è sufficiente che il possesso o la disponibilità del denaro o della cosa mobile si siano verificati per ragioni di ufficio o di servizio, a prescindere dalla cessazione della qualifica pubblica al momento dell'appropriazione, purché questa sia funzionalmente connessa all'ufficio od al servizio precedentemente esercitati. La giurisprudenza di legittimità è costante nell'affermare tale principio, in quanto l'articolo 314 del codice penale non richiede che la qualifica pubblica permanga al momento dell'appropriazione, essendo sufficiente che il soggetto agente abbia avuto la disponibilità dei beni in ragione delle sue precedenti funzioni pubbliche. Inoltre, la motivazione della sentenza impugnata, che ha ritenuto "fuorviante" l'indicazione delle date contenute nel capo di imputazione, risulta adeguatamente argomentata e non meramente assertiva, avendo la Corte di appello offerto una puntuale spiegazione delle circostanze di fatto e delle ragioni di diritto sottese a tale affermazione, senza che il ricorso abbia in alcun modo confutato tali argomentazioni. Pertanto, il ricorso risulta inammissibile, in quanto generico e manifestamente infondato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessand - Consigliere

Dott. ROSATI M. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 10/02/2020 dalla Corte di appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Martino Rosati;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Locatelli Giuseppe, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso;
lette le richieste del difensore della ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'…

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