Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13697 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:13697SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di ripristino dello stato dei luoghi, fondato su un accertamento di occupazione abusiva di suolo pubblico, è illegittimo qualora il verbale di accertamento non specifichi adeguatamente gli elementi presi in considerazione per la misurazione dell'area occupata, rendendo così incerta la correttezza della valutazione effettuata. In tali casi, la pronuncia del giudice ordinario che annulla la sanzione pecuniaria per vizi del verbale di accertamento è idonea a inficiare la validità del provvedimento di ripristino, in quanto il vizio del verbale incide sulla sussistenza stessa dei presupposti per l'adozione del provvedimento amministrativo. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi: 1. Il provvedimento amministrativo di ripristino dello stato dei luoghi deve essere sorretto da un accertamento certo e puntuale dell'occupazione abusiva, che ne costituisce il presupposto. 2. Il verbale di accertamento dell'occupazione abusiva deve contenere una adeguata motivazione e la puntuale indicazione degli elementi presi in considerazione per la misurazione dell'area occupata, al fine di consentire la verifica della correttezza della valutazione effettuata. 3. Qualora il verbale di accertamento presenti vizi tali da mettere in discussione la stessa sussistenza dell'occupazione abusiva, la pronuncia del giudice ordinario che annulla la sanzione pecuniaria per tali vizi è idonea a inficiare la validità del provvedimento amministrativo di ripristino, in quanto il vizio del verbale incide sulla ricorrenza dei presupposti per l'adozione del provvedimento. 4. In tali ipotesi, il provvedimento amministrativo di ripristino dello stato dei luoghi, fondato su un accertamento viziato, deve essere annullato, in quanto l'invalidità del verbale di accertamento si riflette sulla legittimità del provvedimento consequenziale.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/07/2024

N. 13697/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00294/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 294 del 2020, proposto da Art Gallery S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Luca Maria Petrone, Francesca Cernuto, Raffaele Ascione, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Luca Maria Petrone in Roma, piazza Paganica 13;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;
R…

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