Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 32712 del 6 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32712PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato di associazione di tipo mafioso richiede la prova della sussistenza di un vincolo associativo stabile e duraturo, caratterizzato da un programma criminoso comune e dalla reciproca consapevolezza e accettazione dei ruoli e delle finalità dell'associazione da parte dei singoli partecipi. Ciò implica la dimostrazione di un effettivo inserimento dell'imputato nell'organizzazione criminale, con il suo contributo consapevole e volontario al perseguimento degli scopi illeciti dell'associazione, anche attraverso il compimento di singoli reati-fine. La mera conoscenza dell'esistenza dell'associazione mafiosa o la semplice frequentazione dei suoi membri non sono sufficienti a configurare la responsabilità per il reato associativo, essendo necessario l'accertamento di un contributo causale e psicologico del singolo alla vita e alle attività dell'organizzazione criminale. Inoltre, la prova della partecipazione all'associazione mafiosa deve essere raggiunta attraverso un quadro indiziario grave, preciso e concordante, senza che sia necessaria la dimostrazione della commissione di specifici reati-fine da parte dell'imputato. Infine, la condanna per il reato associativo non può fondarsi esclusivamente sulla mera appartenenza dell'imputato a un contesto familiare o ambientale connotato da legami di tipo mafioso, in assenza di un suo effettivo e consapevole inserimento nell'organizzazione criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - rel. Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MI. Mi. , n. il (OMESSO);

AG. Da. , n. il (OMESSO);

CA. Gi. , n. il (OMESSO);

CA. Sa. , n. il (OMESSO);

GA. Co. , n. il (OMESSO);

GA. Ga. , n. il (OMESSO);

MI. Lu. , n. il (OMESSO);

SC. Or. , n. il (OMESSO);

TR. Da. , n. il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'assise d'appello di Catania, emessa il 19.5.2009;

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