Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 103 del 2022

ECLI:IT:TARVEN:2022:103SENT

Massima

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La pianificazione urbanistica comunale gode di ampia discrezionalità nella destinazione dei suoli, la quale non richiede una particolare motivazione oltre quella ricavabile dai criteri e principi generali che ispirano il piano regolatore generale. Le scelte effettuate dall'amministrazione nell'adozione degli strumenti urbanistici sono sottratte al sindacato di legittimità, salvo che non siano inficiate da errori di fatto o da abnormi illogicità. In assenza di affidamenti qualificati del privato a una specifica destinazione del suolo, non è configurabile un'aspettativa qualificata ad una destinazione edificatoria non peggiorativa o migliorativa di quella pregressa, ma solo un'aspettativa generica analoga a quella di qualunque altro proprietario di aree che aspiri all'utilizzazione più proficua dell'immobile, posizione cedevole rispetto alle scelte urbanistiche dell'amministrazione. Le osservazioni presentate in occasione dell'adozione di un nuovo strumento di pianificazione del territorio costituiscono un mero apporto collaborativo dei privati nel procedimento di formazione dello strumento urbanistico, con conseguente assenza in capo all'amministrazione di un obbligo puntuale di motivazione oltre a quella evincibile dai criteri desunti dalla relazione illustrativa del piano stesso in ordine alle proprie scelte discrezionali assunte per la destinazione delle singole aree, tranne i casi di affidamenti qualificati. Incombe sull'amministrazione solo l'onere di valutare in modo adeguato il complesso delle circostanze e dei presupposti sottesi all'esercizio del relativo potere, attraverso un iter logico e procedurale scevro da profili di irragionevolezza e abnormità, senza l'obbligo di motivare ulteriormente le statuizioni relative a ciascuna posizione individuale, pena la perdita del carattere di generalità dell'attività di pianificazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/01/2022

N. 00103/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01141/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1141 del 2017, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Elio Faggin, rappresentato e difeso dagli avvocati Giovanni Attilio De Martin, Alessandro Tagliaro, domiciliato presso la Tar Veneto Segreteria in Venezia, Cannaregio 2277/2278;

contro

Comune di Albignasego, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Giampietro Geremia, Fulvio Lorigiola, Luciana Palaro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- della Deliberazione n. 29 del 18 luglio 2017 del…

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