Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Locride Ambiente S.p.A. avverso l'ordinanza sindacale contingibile e urgente del Comune di Marina di Gioiosa Ionica, che aveva imposto alla ricorrente di provvedere immediatamente alla raccolta di tutti i rifiuti presenti nel territorio comunale, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordinanza contingibile e urgente adottata dal Sindaco ai sensi degli artt. 50 e 54 del D.Lgs. 267/2000 e dell'art. 191 del D.Lgs. 152/2006 deve contenere il riferimento alle specifiche disposizioni di legge dalle quali si intende derogare e deve essere preceduta dall'acquisizione del parere obbligatorio degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali, con particolare riguardo alle conseguenze ambientali del provvedimento. L'omissione di tali adempimenti determina l'illegittimità dell'ordinanza. 2. L'ordinanza contingibile e urgente non può imporre alla società affidataria del servizio di raccolta rifiuti obblighi di facere inattuabili, come la raccolta di quantitativi di rifiuti non corrispondenti all'effettiva capacità di conferimento presso gli impianti di smaltimento. Ciò determina l'illegittimità del provvedimento per difetto di istruttoria. 3. L'ordinanza contingibile e urgente che impone alla società affidataria la prosecuzione forzosa del servizio, senza prevedere alcun corrispettivo economico, lede il principio di libera iniziativa economica ex art. 41 Cost., nonché i principi di proporzionalità, ragionevolezza, buon andamento ed imparzialità dell'azione amministrativa. 4. La rinuncia al ricorso da parte della società ricorrente, pur se irritualmente accettata dalla resistente amministrazione, determina la declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, in applicazione del consolidato orientamento giurisprudenziale. 5. Le spese di giudizio possono essere integralmente compensate, avuto riguardo alla pur irrituale accettazione della rinuncia da parte della resistente amministrazione ed al complessivo andamento della controversia.