Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 1319 del 20 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1319CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in applicazione dell'art. 366-bis c.p.c., dichiara inammissibile il ricorso per cassazione avverso una sentenza di merito quando il ricorrente non abbia formulato, a pena di inammissibilità, il quesito di diritto in relazione ai motivi di cui ai numeri da 1 a 4 dell'art. 360 c.p.c., né abbia indicato chiaramente il fatto controverso e le ragioni per cui la motivazione della sentenza impugnata si assume omessa, contraddittoria o insufficiente, ai sensi del n. 5 dello stesso articolo. Ciò in quanto tali requisiti, introdotti dal D.Lgs. n. 40/2006, sono richiesti a pena di inammissibilità del ricorso per cassazione, al fine di delimitare con precisione l'oggetto del giudizio di legittimità e consentire alla Corte di pronunciarsi in modo puntuale sulla censura proposta. L'omissione di tali elementi essenziali rende pertanto inammissibile il ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - rel. Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

SC. AN. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA APPIA NUOVA 543, presso lo studio dell'avvocato RUSCITTI RITA, rappresentato e difeso dall'avvocato SALVAGGIO GIOVANNI, giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

AQ. CA. (OMESSO), SO. RE. MU. AS. ;

- intimati -

avverso la sentenza n. 1657/2008 della CORTE D'…

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