La concessione cimiteriale non può essere revocata o decaduta senza un apposito provvedimento amministrativo, anche in caso di soppressione o ampliamento del cimitero. Il concessionario ha diritto ad ottenere a titolo gratuito, nel nuovo cimitero, un posto corrispondente a quello precedentemente concesso per il tempo residuo, con il gratuito trasporto delle spoglie mortali a cura del Comune. Eventuali opere di demolizione o spostamento della tomba di famiglia per motivi di pubblico interesse non danno diritto a rimborsi o risarcimenti, salvo patti speciali, in quanto rientrano nell'ambito dei poteri dell'Amministrazione. Il rifiuto del concessionario di collaborare alle operazioni di traslazione della tomba di famiglia può comportare il ritardo nel completamento dei lavori e l'insorgere di danni non risarcibili. La domanda di annullamento di atti amministrativi è inammissibile se mancano l'indicazione specifica dei motivi di ricorso e l'identificazione dei provvedimenti impugnati, mentre la domanda di risarcimento è irricevibile se proposta oltre il termine di decadenza di centoventi giorni dalla conoscenza del provvedimento lesivo.