Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal Comune di Francavilla Fontana avverso il provvedimento del Co.Re.Co. di Brindisi e della Regione Puglia, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente. Tale principio di diritto afferma che, ai fini della decisione di un ricorso amministrativo, il permanere dell'interesse della parte ricorrente costituisce un presupposto essenziale e imprescindibile. Qualora tale interesse venga meno nel corso del giudizio, per fatti sopravvenuti, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile, in quanto la sua prosecuzione risulterebbe priva di utilità pratica per il ricorrente. La massima sottolinea come il venir meno dell'interesse del ricorrente, intervenuto successivamente all'instaurazione del giudizio, determini l'impossibilità di una pronuncia nel merito, essendo venuto meno il presupposto fondamentale per l'esercizio dell'azione giurisdizionale. Il Tribunale, pertanto, non può entrare nel merito della controversia, ma deve limitarsi a dichiarare l'improcedibilità del ricorso. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione ogni qualvolta, nel corso di un giudizio amministrativo, vengano meno le condizioni che hanno legittimato l'iniziativa del ricorrente, rendendo così priva di utilità pratica la prosecuzione del procedimento giurisdizionale. La massima sottolinea come il permanere dell'interesse del ricorrente rappresenti un requisito essenziale ai fini della decisione di un ricorso, la cui carenza determina l'impossibilità di una pronuncia nel merito.