Il provvedimento di acquisizione al patrimonio comunale dell'immobile abusivo e dell'area di sedime non ha carattere provvedimentale, ma di mero accertamento in ordine ai fatti le cui conseguenze derivano direttamente dalla legge. Pertanto, la domanda di accertamento del fatto che, nella fattispecie in questione, non si siano verificate le condizioni previste dalla legge per l'acquisizione dell'opera abusiva al patrimonio del Comune, può essere accolta qualora risulti che le opere abusive siano state demolite o che non vi sia stato un mutamento di destinazione d'uso penalmente rilevante. L'inerzia dell'amministrazione nel riesaminare in autotutela il provvedimento di acquisizione non integra un obbligo giuridico di provvedere, essendo il potere di autotutela rimesso alla discrezionalità della pubblica amministrazione. Tuttavia, qualora l'inerzia amministrativa abbia cagionato un danno ingiusto al privato, quest'ultimo può proporre domanda di risarcimento danni, da trattarsi con il rito ordinario, in conformità all'art. 117, comma 6, c.p.a.