Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28193 del 27 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28193PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini della concessione dei benefici penitenziari alle persone condannate per i delitti indicati nell'art. 4-bis dell'Ordinamento penitenziario, il giudice di sorveglianza deve accertare l'impossibilità o l'inesigibilità della collaborazione con la giustizia, valutando in modo concreto e specifico la concreta possibilità del condannato di fornire un contributo informativo utile e significativo per il compiuto accertamento di tutte le responsabilità e di tutti i fatti illeciti perpetrati. Tale valutazione deve basarsi sugli elementi emersi dal processo di cognizione, senza limitarsi alla mera struttura formale dell'imputazione. Inoltre, l'impossibilità di rendere una collaborazione processualmente rilevante determinata da una condotta volontaria del condannato non integra un'ipotesi di inesigibilità della collaborazione, in quanto la nozione di collaborazione impossibile o inesigibile, costituendo un'eccezione rispetto alla regola generale dell'ostativita' del titolo del reato, è soggetta a stretta interpretazione. Infine, l'accertamento dell'impossibilità o dell'inesigibilità della collaborazione deve precedere la valutazione circa l'eventuale sussistenza di attuali collegamenti del condannato con la criminalità organizzata, in quanto quest'ultimo requisito viene in rilievo quale condizione autonoma e concorrente per la concessione dei benefici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 06/06/2018 del TRIB. SORVEGLIANZA di POTENZA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO SIANI;
lette le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, emessa in data 6 giugno - 18 luglio 2018, il Tribunale di sorveglianza di Potenza ha rigettato l'istanza proposta nell'interesse di (OMISSIS), detenuto nella Casa circondariale di …

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