Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, è tenuto ad ordinare all'amministrazione resistente di dare esecuzione concreta al giudicato, liquidando le somme dovute al ricorrente, e a nominare un commissario ad acta che, in caso di ulteriore inottemperanza, provveda direttamente all'esecuzione della sentenza, risultando responsabile anche in sede penale ed erariale. Ciò in quanto, a fronte dell'allegato inadempimento esecutivo dell'amministrazione, la quale non ha fornito chiarimenti o indicazioni in relazione alla tempistica ed allo stato della effettiva ottemperanza, sussistono tutti i requisiti per l'azione in ottemperanza ai sensi degli artt. 112 ss. del c.p.a. e quanto allegato dal ricorrente deve ritenersi provato ex art. 64 c.p.a. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'obbligo dell'amministrazione di dare esecuzione al giudicato, condannandola al pagamento delle somme dovute entro un termine perentorio, e, in caso di ulteriore inottemperanza, a nominare un commissario ad acta che provveda direttamente all'esecuzione della sentenza, risultando responsabile anche in sede penale ed erariale. Le spese di lite seguono la soccombenza e sono poste a carico dell'amministrazione resistente.