Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14045 del 1 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14045PEN

Massima

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Il falso in attestazioni di frequenza universitaria e la truffa ai danni di ente pubblico per ottenere permessi retribuiti sono condotte penalmente rilevanti, la cui responsabilità può essere accertata sulla base di una pluralità di elementi probatori, anche indiziari, che dimostrino in modo univoco la falsità delle attestazioni prodotte e l'effettivo ottenimento di un ingiusto vantaggio patrimoniale. La motivazione della sentenza di condanna, che valuti in modo logico e coerente l'intero compendio probatorio, è insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. L'onere di dedurre specificamente nel giudizio di appello i motivi di doglianza relativi alla configurabilità del reato di truffa, a pena di inammissibilità del relativo motivo di ricorso per cassazione, grava sulla parte ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza 20 settembre 2016 della Corte di appello di Firenze.
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. TUTINELLI Vincenzo;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOLA Alfredo, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
sentiti l'avvocato (OMISSIS) del Foro di Firenze in difesa di Comune di Figline…

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