Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il committente che intende far valere la garanzia contrattuale per vizi dell'opera deve tempestivamente denunciare i vizi all'appaltatore, entro il termine pattuito dalle parti o, in mancanza, entro il termine di sessanta giorni dalla scoperta previsto dall'articolo 1667 c.c. La denuncia tempestiva interrompe la decadenza dalla garanzia, anche qualora i vizi fossero palesi e accertabili già al momento della consegna dell'opera. Tuttavia, l'accettazione tacita dell'opera da parte del committente, in assenza di riserve, comporta la decadenza dalla garanzia per vizi, a prescindere dalla successiva denuncia. Ove il committente abbia tempestivamente denunciato i vizi, l'appaltatore è tenuto all'eliminazione degli stessi a proprie spese, salvo il diritto dell'appaltatore al pagamento del corrispettivo residuo per i lavori regolarmente eseguiti, indipendentemente dall'adempimento dell'obbligo di eliminare i vizi. Il giudice deve pronunciarsi su tutte le domande proposte dalle parti, senza limitarsi a esaminare solo quelle accolte o rigettate in primo grado.