Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3439 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3439SENT

Massima

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L'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato con un'istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato entro il termine di legge, con un provvedimento espresso, anche qualora sia decorso il termine senza che l'Amministrazione abbia adottato alcuna decisione. Il silenzio serbato dall'Amministrazione oltre il termine previsto dalla legge configura un silenzio-rifiuto illegittimo, che obbliga l'Amministrazione a provvedere sulla domanda entro un termine perentorio, pena l'accoglimento del ricorso giurisdizionale proposto dall'interessato. Tale principio trova applicazione anche nell'ambito delle procedure di emersione dal lavoro irregolare (c.d. "sanatoria colf e badanti"), in cui l'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento con un provvedimento espresso, nel rispetto dei termini di legge e dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il mancato rispetto di tali obblighi determina l'illegittimità del silenzio serbato dall'Amministrazione, con conseguente obbligo di provvedere sulla domanda entro un termine perentorio stabilito dal giudice amministrativo. La tutela dell'interesse legittimo del privato all'ottenimento del provvedimento richiesto, unitamente al principio di certezza dei rapporti giuridici, impongono all'Amministrazione di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, anche quando il termine per provvedere sia decorso infruttuosamente.

Sentenza completa

N. 11030/2010
REG.RIC.

N. 03439/2011 REG.PROV.COLL.

N. 11030/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11030 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via della Giuliana,32;

contro

Questura di Roma, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- silenzio sull'istanza di rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Questura di Roma;

Viste le memorie difensive;

Visti t…

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