Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39822 del 25 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39822PEN

Massima

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Il diritto di riferire al superiore gerarchico fatti riguardanti il comportamento scorretto di un collega durante l'orario di lavoro è legittimo, purché il narrato sia veritiero. Tuttavia, tale diritto non può essere esercitato in modo arbitrario o con intento diffamatorio, essendo necessario un bilanciamento tra il diritto di critica e il diritto alla reputazione. La valutazione della sussistenza dei presupposti per l'esercizio legittimo di tale diritto, ovvero la veridicità del narrato, spetta al giudice di merito, il quale deve analizzare attentamente le circostanze del caso concreto, le modalità di esercizio del diritto e l'eventuale intento diffamatorio, al fine di accertare se il fatto costituisca reato di diffamazione o rientri nell'ambito dell'esercizio di un diritto. In caso di assenza dei presupposti per l'esercizio legittimo del diritto, la condotta può integrare il reato di diffamazione, salvo che ricorrano altre cause di giustificazione. Il giudizio sulla sussistenza o meno del reato deve essere effettuato nel rispetto del principio di tassatività e determinatezza della fattispecie penale, evitando interpretazioni estensive o analogiche che possano ledere il diritto di difesa dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma;

2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

nel procedimento nei confronti di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 04/05/2010 del Giudice di pace di Roma;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso …

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