Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29137 del 21 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29137PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni, disposto dal pubblico ministero nell'ambito di un procedimento penale, può essere oggetto di riesame da parte del tribunale della libertà, il quale è tenuto a verificare la sussistenza dei presupposti di legge per l'adozione della misura cautelare reale, con particolare riferimento all'esistenza di gravi indizi di reato e alla funzione probatoria del vincolo imposto sui beni. Tuttavia, le eventuali violazioni dei termini procedurali per la trasmissione degli atti o per la decisione sul riesame non comportano l'automatica inefficacia del sequestro, salvo il caso in cui il termine perentorio di dieci giorni per la decisione sul riesame non sia rispettato. Inoltre, la motivazione del provvedimento di riesame deve concentrarsi sul dispositivo e sulla valutazione dei presupposti di legge, senza che assumano rilievo eventuali carenze o incongruenze della motivazione che non incidano sulla legittimità della misura cautelare adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L. - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AV. CI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2848/2010 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 15/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. ((omissis));

Udito il S. Procuratore Generale, ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Av.Ci. …

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