Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13547 del 30 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13547PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione si configura quando l'amministratore di diritto o di fatto di una società, al fine di sottrarre risorse patrimoniali alla garanzia dei creditori, realizza un articolato disegno criminoso attraverso una serie concatenata di cessioni di rami d'azienda, anche a società create ad hoc, in modo da svuotare completamente il patrimonio sociale prima della dichiarazione di fallimento. Tale condotta è punita ai sensi degli artt. 216 e 223 della legge fallimentare, a prescindere dal momento in cui si realizza l'effettiva distrazione rispetto alla data di apertura della procedura concorsuale, essendo sufficiente che il piano distruttivo abbia avuto inizio prima del fallimento. Ai fini della responsabilità penale, è irrilevante che l'acquirente finale si sia accollato i debiti della società cedente, atteso che l'operazione è comunque finalizzata a sottrarre il patrimonio sociale alla garanzia dei creditori. Inoltre, la compatibilità tra la qualità di socio e quella di amministratore di fatto consente di configurare la responsabilità per bancarotta anche in capo a colui che, pur non ricoprendo formalmente cariche sociali, abbia di fatto partecipato alla gestione della società e al compimento degli atti distrattivi, in concorso con l'amministratore di diritto. L'elemento soggettivo del reato di bancarotta fraudolenta sussiste in capo a tutti coloro che, consapevoli dello stato di decozione della società, abbiano dolosamente contribuito alla distrazione del patrimonio sociale, a prescindere dalla effettiva consapevolezza del successivo fallimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI A. M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. FUMO M. - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 329/2012 CORTE APPELLO di L'AQUILA, del 23/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;

udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. F. Salzano che ha chiesto rigettarsi i ricorsi, uditi i difenso…

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