Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16626 del 12 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:16626PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di omicidio volontario si configura quando ciascun partecipante, pur non avendo direttamente cagionato la morte della vittima, abbia consapevolmente e volontariamente contribuito alla realizzazione dell'azione delittuosa, accettando il rischio del verificarsi dell'evento morte, anche in via eventuale, in ragione delle modalità dell'aggressione, del numero dei partecipanti, delle armi utilizzate e dell'organizzazione dell'agguato. Pertanto, il dolo eventuale sussiste quando l'agente, pur non avendo voluto direttamente l'evento morte, se lo è rappresentato come possibile conseguenza della propria condotta e lo ha accettato, senza che sia necessario che l'evento più grave sia stato previsto come certo o altamente probabile. Al contrario, il concorso anomalo ex art. 116 c.p. ricorre solo quando l'evento più grave non sia stato previsto dall'agente, pur essendo logicamente prevedibile in relazione alle circostanze del caso concreto, senza che siano intervenuti fattori eccezionali a determinarlo. Ai fini della configurabilità del concorso di persone, non è necessario che ciascun partecipante abbia svolto un ruolo attivo nell'esecuzione materiale del reato, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente contribuito alla realizzazione dell'azione delittuosa, anche soltanto attraverso un ruolo di mera presenza o di vigilanza, purché tale condotta abbia agevolato l'azione criminosa. Tuttavia, la mera presenza sul luogo del fatto, senza alcun contributo attivo o consapevole alla realizzazione del reato, non è sufficiente a configurare il concorso di persone.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 58/2010 CORTE ASSISE APPELLO di MILANO, del 09/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/03/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. LETTIERI N…

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