Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2096 del 2012

ECLI:IT:TARPA:2012:2096SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che rigetta la domanda di compatibilità paesaggistica per opere realizzate in difformità rispetto al precedente nulla osta è legittimo quando le variazioni apportate, come l'aumento dell'altezza degli interpiani, hanno determinato un incremento della volumetria e della superficie utile, con conseguente aggravio del carico urbanistico, in quanto tali modifiche non rientrano nell'ambito di applicazione dell'art. 167, comma 4, lett. a), del d.lgs. n. 42/2004, che prevede l'accertamento della compatibilità paesaggistica solo per lavori realizzati in assenza o difformità dall'autorizzazione che non abbiano determinato creazione di superfici utili o volumi ovvero aumento di quelli legittimamente realizzati. Pertanto, la valutazione della "minore entità" della violazione non può essere presa in considerazione, essendo preclusa dalla formulazione normativa che non ammette tale tipo di valutazione allorquando si sia in presenza di una variazione delle superfici utili o dei volumi assentiti. Il provvedimento di rigetto della domanda di compatibilità paesaggistica è, dunque, legittimo in quanto adottato in conformità alla disciplina di cui all'art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, che esclude l'accertamento della compatibilità paesaggistica quando le opere realizzate in difformità hanno determinato un incremento delle superfici utili o dei volumi legittimamente assentiti, con conseguente aggravio del carico urbanistico.

Sentenza completa

N. 00151/2007
REG.RIC.

N. 02096/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00151/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 151 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso, giusta procura speciale rep. n. 26324 in notaio ((omissis)) del 29 novembre 2006, dall’avv. ((omissis)), elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Palermo, via Dante, n. 55;

contro

Assessorato regionale dei beni culturali – Area Soprintendenza beni culturali ed ambientali di Agrigento, in persona dell’Assessore pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via ((omissis)), n. 81, è domiciliato per legge;

per l'annullamento

- della det…

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