Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36287 del 8 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36287PEN

Massima

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Il possesso e il porto illegale di armi da fuoco, anche in concorso con altri, in luogo pubblico, accompagnati da minacce e dall'esplosione di colpi d'arma da fuoco, costituiscono reati gravi che devono essere puniti con severità, in quanto comportano un concreto pericolo per l'incolumità pubblica e la sicurezza dei cittadini. Il giudice, nel valutare la prova, deve dare prevalente rilievo alle dichiarazioni delle parti offese, ritenute credibili, e agli elementi oggettivi emersi dalle indagini, come il rinvenimento delle armi e il risultato positivo dello stub, che dimostrano la consapevolezza e la volontarietà della condotta criminosa. Eventuali divergenze o incongruenze nelle testimonianze non sono sufficienti a inficiare la validità della motivazione, purché questa risulti coerente, completa e logicamente argomentata sulla base del complessivo quadro probatorio. Il movente, anche se ritenuto inverosimile, non incide sulla sussistenza dei reati, la cui gravità è determinata dalla pericolosità intrinseca della condotta, a prescindere dalle ragioni che l'hanno determinata. In tali casi, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se questa risulta sorretta da una motivazione adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1081/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 02/05/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'AMBROSIO V., che ha concluso per il rigetto del ricorso di (OMISSIS) e per l'inammissibilita' del ricorso di quello di (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. I…

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