Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza n. 403 del 2024

ECLI:IT:TARMAR:2024:403SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'area interessata dagli interventi abusivi è sottoposta a vincoli paesaggistici e ambientali di tutela integrale che ne precludono la realizzazione, a prescindere dalla previa acquisizione del parere della Commissione Edilizia Integrata e dalla pendenza di una domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica. Infatti, la normativa sul condono edilizio non prevede alcuna causa di sospensione dell'iter del condono in attesa della definizione della domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica, e l'assenza di un raccordo tra le due procedure non integra profili di irrazionalità, in quanto l'accertamento di compatibilità paesaggistica rileva esclusivamente sul piano della responsabilità penale degli autori dell'abuso, senza implicare l'ottenimento del condono edilizio, che resta subordinato al rispetto delle specifiche condizioni richieste dalla legge per la sanatoria ai fini amministrativi. Pertanto, una volta verificata la natura ostativa dei vincoli paesaggistici e ambientali insistenti sull'area di intervento, il diniego di condono è legittimamente motivato senza necessità di ulteriori valutazioni tecniche o acquisizione di pareri, essendo sufficiente l'accertamento della mancanza di una sola delle condizioni richieste dalla legge per l'applicabilità del condono.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/04/2024

N. 00403/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00716/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 716 del 2008, proposto da:
-OMISSIS- erede di del -OMISSIS- e -OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in forma digitale come in atti nonché in forma fisica presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Ancona, via Leopardi, 2;

contro

Comune di Fano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in forma digitale come in atti nonché in forma fisica presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Ancona, corso Mazzini, 7;

per l'annullamento:

del diniego di condono ai sensi dell''art. 32 d.l…

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