Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14633 del 3 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14633PEN

Massima

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Il rilascio di una dichiarazione sostitutiva contenente false attestazioni in ordine all'assenza di precedenti penali, pur in presenza di condanne definitive, integra il reato di falso ideologico, anche qualora l'imputato abbia ritenuto in buona fede che i benefici concessi con tali condanne (conversione in pena pecuniaria, sospensione condizionale della pena, indulto) ne avessero escluso ogni effetto penale, in quanto l'imputato non può essere considerato in errore scusabile sulla sussistenza dei precedenti penali, essendo a diretta conoscenza del contenuto delle sentenze pronunciate nei suoi confronti, anche se alcune di esse erano state emesse a seguito di accordo tra le parti. Pertanto, la consapevolezza dell'imputato in ordine ai precedenti penali, pur in presenza di benefici sanzionatori, integra l'elemento psicologico del reato di falso ideologico, non potendo l'imputato ritenersi in buona fede escluso dall'obbligo di dichiarare tali precedenti in una dichiarazione sostitutiva, in quanto la mera negatività dei certificati penali rilasciati non è idonea a indurre in errore l'imputato sulla sussistenza dei precedenti, essendo questi a diretta conoscenza del contenuto delle sentenze pronunciate a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/11/2017 della CORTE di APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria depositata dal ricorrente;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cesqui Elisabetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre av…

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