Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20059 del 8 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:20059PEN

Massima

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Il reato di frode in commercio di cui all'art. 515 c.p. si configura quando il venditore consegna al compratore un prodotto qualitativamente diverso da quello pattuito, in quanto caratterizzato da parametri chimici e fisici significativamente inferiori rispetto a quanto indicato sull'etichetta o nella documentazione di accompagnamento. La prova della sussistenza del reato può essere raggiunta attraverso una pluralità di elementi probatori, quali le risultanze di una consulenza tecnica che accerti l'effettiva difformità qualitativa del prodotto consegnato rispetto a quello contrattualmente previsto, nonché le dichiarazioni testimoniali di soggetti che abbiano utilizzato il prodotto e possano confermare tale difformità. Tuttavia, il giudice di appello che riformi in senso assolutorio una precedente sentenza di condanna è tenuto a fornire una motivazione puntuale e adeguata, confrontandosi specificamente con le argomentazioni poste a base della decisione di primo grado e giustificando in modo logico e coerente le ragioni del diverso esito, senza limitarsi a disattendere in modo apodittico la valenza probatoria degli elementi acquisiti. In particolare, il giudice di appello non può esimersi dall'esaminare compiutamente la documentazione contabile e la corrispondenza intercorsa tra le parti, nonché dal valutare in modo esaustivo le conclusioni della consulenza tecnica, senza fondarsi su mere affermazioni circa l'interesse economico delle parti che ne inficerebbe l'attendibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS) s.r.l., in persona del legale rappresentante:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) srl in liquidazione, in persona del legale rappresentante (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
quali parti civili nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/04/2017 della Corte d'appello di Lecce sez. dist. di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Mini…

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