Cassazione penale Sez. V sentenza n. 455 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:455PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: Le espressioni offensive e ingiuriose, anche se pronunciate nel corso di un procedimento giudiziario, sono da considerarsi lesive della dignità umana e pertanto penalmente rilevanti ai sensi dell'art. 594 c.p., salvo che non siano utilizzate in modo manifestamente scherzoso (ioci causa). Il diritto di critica, infatti, non si esplica attraverso scomposte invettive, ma richiede una contestazione ragionata, argomentata e documentata dell'altrui operato o delle altrui convinzioni. Tuttavia, qualora le offese siano reciproche, trovano applicazione le cause di non punibilità previste dall'art. 599 c.p., comma 1.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1 i/2014 TRIBUNALE di TARANTO, del 06/10/2014;
visti agli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/07/2015 la relazione fetta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Delehaye Enrico che ha concluso per il rigetto del ricorso.
udito, per la parte civile, Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del rico…

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