Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla ditta Tankova Piereta Angelova contro la determinazione dirigenziale di Roma Capitale che dava notizia della conclusione del procedimento relativo alla proroga dell'autorizzazione provvisoria per l'attività di autodemolizione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'amministrazione comunale ha l'obbligo di individuare e mettere a disposizione delle imprese del settore delle autodemolizioni e rottamazione di veicoli fuori uso, aree idonee per lo svolgimento di tali attività, nel rispetto della normativa vigente in materia di rifiuti e di tutela ambientale. Tale obbligo discende dalla necessità di garantire la continuità e la regolarità dello svolgimento di tali attività, essenziali per la gestione del ciclo dei rifiuti. 2. L'inerzia dell'amministrazione comunale nel dare attuazione a tale obbligo, protraendosi per oltre vent'anni, ha generato uno stato di incertezza e precarietà per gli operatori del settore, costretti a sostenere costi e a subire limitazioni nei propri investimenti a causa del rilascio di sole autorizzazioni temporanee e provvisorie. 3. Il giudicato amministrativo formatosi sulla precedente iniziativa dell'amministrazione comunale per la delocalizzazione degli impianti di autodemolizione, dichiarata inefficace, impone all'autorità competente di avviare un nuovo procedimento per l'adozione di un nuovo programma di delocalizzazione, da realizzarsi in tempi ristretti, al fine di porre rimedio alla situazione di incertezza e precarietà venutasi a creare. 4. Tuttavia, la sopravvenuta circostanza della perdita della disponibilità dell'area da parte della società ricorrente, con l'obbligo di rimozione delle opere abusive realizzate, determina la carenza di interesse attuale e concreto della stessa all'annullamento dell'atto impugnato, rendendo il giudizio improcedibile.