Cassazione penale Sez. II sentenza n. 591 del 8 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:591PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione dei termini di custodia cautelare ai sensi dell'art. 297, comma 3, c.p.p. è subordinata alla sussistenza di due requisiti essenziali: 1) l'esistenza di un vincolo di connessione tra i diversi fatti-reato ai sensi dell'art. 12, comma 1, lett. b) e c), c.p.p.; 2) la circostanza che tali fatti fossero già desumibili dagli atti al momento dell'emissione della prima ordinanza cautelare. La mera vicinanza temporale, la comunanza dei luoghi di commissione e l'identità del modus operandi non sono di per sé sufficienti a integrare il requisito della connessione, essendo necessaria la prova che i reati fine fossero già presenti nella mente dell'imputato al momento della costituzione del vincolo associativo. Inoltre, perché possa operare la retrodatazione, è necessario che al momento dell'emissione della prima ordinanza vi fosse già un quadro indiziario di tale gravità e completezza, conoscibile dall'autorità procedente, da integrare tutti i presupposti legittimanti l'adozione delle ordinanze successive. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, ai fini della scelta della misura più idonea, deve essere congruamente motivata sulla base di specifici elementi fattuali, senza che il giudice sia vincolato al pregresso regime cautelare eventualmente più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. MA. SA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 233/2009 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 07/05/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. Giovanni Galati, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Letti i motivi del Difensore che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza impugnata.

CONSIDERA…

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