Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36203 del 27 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36203PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando un soggetto, pur non essendo organicamente inserito nell'associazione criminale, fornisce un contributo consapevole e volontario al rafforzamento e al perseguimento degli scopi del sodalizio mafioso, senza tuttavia condividerne la specifica affectio societatis. Tale contributo può concretizzarsi in una pluralità di condotte, anche di natura professionale, che si pongono al servizio degli interessi dell'intera organizzazione criminale, come il reperimento di informazioni riservate, la fornitura di consigli tecnici per occultare partecipazioni societarie o favorire condotte di riciclaggio, l'attivazione di contatti con ambienti politico-istituzionali, la partecipazione a rilevanti affari economici unitamente a esponenti di vertice dell'associazione mafiosa. Ciò a prescindere dall'esistenza di un mandato professionale specifico, essendo sufficiente che il soggetto agisca consapevolmente e volontariamente per rafforzare la capacità operativa dell'intera organizzazione criminale, anche senza farne parte organicamente. La sussistenza del pericolo concreto di recidiva, che giustifica l'applicazione della misura cautelare, può essere desunta dalla rilevanza del ruolo svolto dal concorrente esterno nell'ambito di vicende che hanno assicurato la pacificazione tra le diverse cosche mafiose, atteso che tale contributo, anche a distanza di tempo, evidenzia la persistente importanza del soggetto per gli interessi dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), n. (OMISSIS);

2) Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria, Sezione per il Riesame n. 1143P/13 del 02/12/2013;

esaminati gli atti e letti i ricorsi ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere Dott. Orlando Villoni;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto PG, Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha…

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