Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'esito di una procedura di "ricerca immobiliare" indetta dalla Regione Veneto per l'acquisto mediante locazione finanziaria di un immobile da adibire a sede centralizzata dei servizi logistici ed integrati, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La procedura di "ricerca immobiliare" avviata dalla Regione, finalizzata all'individuazione di un immobile esistente o da costruire rispondente a determinate caratteristiche funzionali, non rientra nell'ambito di applicazione del Codice dei contratti pubblici, in quanto volta alla realizzazione di fattispecie negoziali espressamente escluse dall'art. 19 del d.lgs. n. 267/2006 (acquisto e locazione di immobili). Pertanto, a tale procedura non si applicano le norme in materia di evidenza pubblica, essendo sufficiente il rispetto dei principi generali di cui all'art. 27, comma 2, del d.lgs. n. 267/2006. 2. L'Amministrazione, nell'ambito della procedura di "ricerca immobiliare", gode di ampia discrezionalità, essendo espressamente prevista la facoltà di non procedere all'acquisto di alcun immobile, anche dopo aver individuato l'offerta ritenuta più rispondente alle proprie esigenze. Tale facoltà, debitamente comunicata ai partecipanti, non determina alcuna responsabilità precontrattuale in capo all'Amministrazione, in quanto volta a evitare la formazione di affidamenti e aspettative ingiustificate in ordine alla conclusione del procedimento. 3. La valutazione delle offerte presentate nell'ambito della procedura di "ricerca immobiliare" rientra nell'esercizio della discrezionalità tecnica della Commissione di valutazione, sindacabile in sede giurisdizionale solo in caso di macroscopica illogicità, irragionevolezza o travisamento dei fatti, non ravvisabili nel caso di specie. 4. L'Amministrazione, nel corso della procedura di "ricerca immobiliare", ha rispettato i principi di trasparenza e pubblicità, avendo dato adeguata pubblicità all'avvio della procedura e garantito la pubblicità dell'apertura delle offerte, pur svolgendo la successiva fase valutativa in seduta riservata, in conformità a quanto previsto dall'avviso pubblico.