Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8744 del 4 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:8744PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso si configura quando un gruppo di persone si organizza stabilmente per commettere una serie indeterminata di delitti, avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, al fine di realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri, anche attraverso il condizionamento dell'attività economica. Ciò si verifica anche quando il gruppo criminale mira ad acquisire il controllo di attività economiche, pur senza perseguire direttamente scopi delittuosi, ma attraverso modalità operative che si avvalgono della capacità di intimidazione derivante dall'appartenenza al sodalizio mafioso. Pertanto, la prova dell'esistenza di un'associazione di tipo mafioso non richiede necessariamente la dimostrazione della commissione di specifici reati-scopo, essendo sufficiente l'accertamento di un programma criminoso volto alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, anche attraverso il condizionamento dell'economia legale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del vincolo associativo, deve tenere conto non solo degli episodi delittuosi accertati, ma anche delle modalità operative adottate dagli indagati nella gestione delle attività economiche, al fine di verificare se esse siano espressione della forza di intimidazione derivante dall'appartenenza al sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI CATANZARO;

nei confronti di:

1) MA. NI. RO. N. IL (OMESSO) C/;

avverso l'ordinanza n. 771/2010 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 08/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria Giuseppina che chiede l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore Avv. Gennaro Vince…

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