Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1302 del 2012

ECLI:IT:TARLE:2012:1302SENT

Massima

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La mancata conclusione del procedimento di esproprio, nonostante l'occupazione e la trasformazione irreversibile di un bene privato per la realizzazione di un'opera pubblica, non determina il trasferimento della proprietà in capo all'amministrazione, la quale è tenuta a restituire il bene al legittimo proprietario, salva la possibilità di perfezionare un valido contratto di acquisto o di avvalersi dello strumento acquisitivo di cui all'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001. In tal caso, l'amministrazione è obbligata a risarcire il danno per l'illegittima occupazione, quantificato nel 5% annuo del valore di mercato del bene, considerato edificabile ai sensi della legge regionale n. 3/2005, per il periodo intercorrente tra il perfezionamento dell'illecito e l'effettiva restituzione o acquisizione del bene, con corresponsione degli interessi.

Sentenza completa

N. 00656/2011
REG.RIC.

N. 01302/2012 REG.PROV.COLL.

N. 00656/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 656 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via Verdi 5 (piazzetta S. Chiara);

contro

Comune di San Marzano di ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppe A. Fanelli, con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via Zanardelli 7;

per

l’accertamento dell’occupazione illegittima e la condanna al risarcimento dei danni.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di San Marzano di ((omissis));

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