Il beneficiario di un contributo pubblico per l'acquisto di un alloggio di edilizia residenziale agevolata, ottenuto in qualità di "nubendo" con un soggetto indicato nella domanda di ammissione, mantiene il diritto al contributo anche in caso di successiva cessazione del rapporto con tale soggetto, purché al momento del rogito notarile per l'acquisto dell'immobile risulti comunque in possesso dei requisiti soggettivi richiesti dal bando. L'amministrazione erogante può tuttavia procedere a nuova verifica dei requisiti del beneficiario, anche in relazione alla composizione del suo nucleo familiare, al momento del perfezionamento dell'acquisto, e disporre la revoca del contributo solo ove accerti il venir meno, integrale o parziale, dei presupposti per la sua concessione. Non è invece legittima la revoca automatica del contributo per il solo fatto della cessazione del rapporto affettivo con il soggetto indicato nella domanda, in assenza di una verifica circa il permanere dei requisiti soggettivi del beneficiario al momento dell'acquisto dell'alloggio. Inoltre, il diritto dell'amministrazione al recupero delle somme erogate a titolo di contributo è soggetto a prescrizione quinquennale, decorrente dalla data di erogazione.