Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'imposta comunale sulla pubblicità effettuata mediante strutture piane deve essere determinata in base alla superficie della minima figura geometrica in cui è circoscritto il mezzo pubblicitario, senza includere la superficie della cornice dell'impianto, a meno che questa non sia oggettivamente idonea ad essere utilizzata per la diffusione dei messaggi pubblicitari. L'onere di provare l'effettiva estensione della superficie tassabile grava sull'ente impositore, il quale non può limitarsi a fare riferimento alle dimensioni indicate nella dichiarazione del contribuente, in assenza di una previa contestazione, ma deve fornire la prova della superficie effettivamente utilizzata per la pubblicità. Pertanto, il giudice di merito deve verificare, sulla base delle risultanze istruttorie, la corretta determinazione della superficie imponibile, senza porre indebitamente l'onere probatorio a carico del contribuente.