Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 959 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:959SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile, anche se non responsabile dell'abuso edilizio realizzato al suo interno, può essere legittimamente destinatario dell'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, in quanto titolare di una relazione giuridica qualificata con l'immobile stesso che gli impone di attivarsi per renderlo conforme alla normativa urbanistica ed edilizia vigente. L'ordine di demolizione di opere abusive è sufficientemente motivato con la mera constatazione dell'esecuzione dell'intervento edilizio in assenza del prescritto titolo abilitativo o in difformità da esso, senza necessità di una particolare motivazione in relazione all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, che è in re ipsa, consistendo nel ripristino dell'assetto urbanistico violato. L'applicabilità della sanzione pecuniaria in sostituzione di quella ripristinatoria è subordinata alla dimostrazione, da parte dell'interessato, dell'impossibilità di eseguire la demolizione senza pregiudizio per la parte eseguita in conformità, valutazione da eseguirsi in sede esecutiva.

Sentenza completa

N. 00510/2007
REG.RIC.

N. 00959/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00510/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 510 del 2007, proposto da:
Masoero Bongiovanni Maria, rappresentata e difesa dagli avv. Paolo Monti, Giuseppe Greppi e Giorgio Razeto, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Antonio Fiore in Torino, corso Alcide De Gasperi, 21;

contro

Comune di Bardonecchia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Vecchione, con domicilio eletto presso il suo studio in Torino, corso V. Emanuele II, 82;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 16 dell'08.09.2006 con cui il Responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Bardonecchia ha ingiunt…

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