Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13794 del 21 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13794PEN

Massima

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Il concorso nella truffa si configura quando l'agente, attraverso artifici e raggiri, induce in errore la vittima e la determina a compiere atti dispositivi del suo patrimonio, con il proposito di procurarsi ingiusti profitti. Integrano gli estremi della truffa aggravata la creazione di un'apparenza di regolarità negoziale e di solvibilità dell'acquirente, i pagamenti iniziali effettuati al fine di guadagnarsi la fiducia della vittima, seguiti da ordinativi molto più consistenti e dall'inadempimento, nonché l'utilizzo di titoli di credito fasulli per procrastinare l'emersione del raggiro e rabbonire la vittima. Non è necessaria la prova di un rapporto diretto tra l'imputato e la parte offesa, né di un collegamento tra l'imputato e i soggetti che hanno emesso i titoli di credito insoluti o gestito i magazzini ove è stata dirottata la merce, essendo sufficiente la dimostrazione della divisione dei compiti tra i concorrenti. Spetta all'imputato l'onere di provare la regolarità delle modalità di pagamento e la destinazione della merce acquistata. La quantificazione della provvisionale è ancorata all'entità del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dalla parte offesa, come documentato dalle fatture e dalla credibilità attribuita ai testimoni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/02/2015 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI GIUSEPPE;
- Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. CORASANITI Giuseppe, che ha c…

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