Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12445 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:12445SENT

Massima

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Il mancato riscontro da parte della pubblica amministrazione alle istanze dei cittadini, volte all'adozione di un provvedimento espresso, integra una violazione del principio di trasparenza dell'azione amministrativa, sancito dalla legge n. 241/1990, imponendo all'amministrazione di pronunciarsi ufficialmente entro un termine ragionevole, a pena di condanna al pagamento delle spese di lite. L'obbligo di concludere i procedimenti avviati su richiesta di parte mediante l'adozione di un provvedimento espresso costituisce un principio fondamentale dell'ordinamento, volto a garantire la certezza dei rapporti giuridici e il buon andamento della pubblica amministrazione. Il silenzio serbato dalla p.a. sulle istanze dei cittadini, in assenza di una giustificazione, integra un comportamento omissivo ingiustificato che viola il diritto di partecipazione e di accesso agli atti, compromettendo la trasparenza e l'imparzialità dell'azione amministrativa. L'ordinanza del giudice amministrativo di pronunciarsi entro un termine perentorio rappresenta uno strumento di tutela effettiva del cittadino avverso l'inerzia della p.a., sanzionata con la condanna alle spese di lite, al fine di assicurare il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità sanciti dall'art. 97 della Costituzione. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, applicabile a fattispecie analoghe, senza riferimenti al caso specifico e con l'utilizzo di un linguaggio tecnico-giuridico appropriato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
Sezione I bis
nelle persone dei signori
((omissis)) PRESIDENTE
((omissis)) COMPONENTE, relatore
((omissis)) COMPONENTE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10232/2008 R.G.R., proposto dal signor Vi. ((omissis)). e da altri 30 soggetti (il cui nominativo è indicato nell'allegato elenco), elettivamente domiciliati in Ro., viale Ma. n. (...), presso l'avv. An. Gu., che li rappresenta e difende per mandato;
- ricorrenti -
contro
i Ministeri della Difesa e dell'Economia e Finanze domiciliati in Ro., via De. Po. n. (...), presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che li rappresenta e difende ex lege;
- resistenti -
avverso
il silenzio serbato sulle loro istanze volte ad ottenere l'adozione del decreto interministeriale previsti, ai fini della corresponsione della cosiddetta indennità di comando, dall'ar…

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