Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45465 del 13 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45465PEN

Massima

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Il reato di violenza privata si configura quando l'agente, mediante minacce o violenza, costringe taluno a fare, tollerare od omettere qualche cosa. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria una vera e propria aggressione fisica, essendo sufficiente anche una condotta meramente intimidatoria che incida sulla libertà di autodeterminazione della persona offesa. Tuttavia, qualora dalla condotta dell'agente derivi anche una colluttazione con la vittima, tale circostanza non esclude la sussistenza del reato, ma può al più rilevare ai fini della determinazione della pena, in relazione all'entità delle lesioni cagionate. Inoltre, la mancata menzione di un episodio di violenza in una denuncia integrativa non comporta necessariamente la disattesa delle dichiarazioni della parte offesa, qualora tale episodio risulti già descritto in una precedente denuncia. Ciò in quanto il giudice di merito, nel valutare la credibilità della persona offesa, deve tenere conto dell'insieme delle dichiarazioni rese e non può limitarsi a considerare singoli aspetti o contraddizioni marginali, purché il convincimento raggiunto risulti supportato da un esame logico e coerente delle emergenze istruttorie complessivamente considerate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. CALVANESE E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/10/2014 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CALVANESE Ersilia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI ((omissis)), che ha concluso chiedendo il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi a…

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