Il possesso della patente di guida e la capacità di condurre autonomamente il proprio veicolo costituiscono requisiti essenziali per l'ottenimento della concessione di uno spazio di sosta personalizzato, a prescindere dalla necessità di essere occasionalmente accompagnato da familiari o assistenti. L'Amministrazione competente è tenuta a valutare l'istanza presentata dal soggetto affetto da handicap grave, ai sensi dell'art. 3, comma 3, L. n. 104/1992, abilitato alla guida, alla luce dei presupposti previsti dall'art. 11-bis, comma 1, par. 1 del Regolamento, senza poter erroneamente ricondurla all'ipotesi di cui al par. 3 dello stesso articolo, relativa a soggetti non abilitati alla guida. L'errata qualificazione dell'istanza e il conseguente difetto di istruttoria e motivazione comportano l'annullamento del provvedimento impugnato, con l'obbligo per l'Amministrazione di riesaminare la domanda nel rispetto dei limiti conformativi indicati dalla sentenza.