Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 26703 del 10 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26703PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla sentenza di merito, è tenuto a convertire il ricorso per cassazione in appello quando l'imputato abbia sollevato censure avverso la valutazione delle prove, in quanto tale doglianza è riservata alla cognizione del giudice di secondo grado, in ossequio al principio di tassatività dei motivi di ricorso per cassazione e al divieto di una terza istanza di merito. Il giudice di legittimità, investito di un ricorso per cassazione avverso una sentenza di condanna emessa in primo grado, è tenuto a convertire il ricorso in appello qualora l'imputato abbia sollevato censure relative alla valutazione delle prove, in quanto tale doglianza rientra nella competenza del giudice di secondo grado. Ciò in applicazione del principio di tassatività dei motivi di ricorso per cassazione, che non contempla il sindacato sulla valutazione probatoria, e del divieto di una terza istanza di merito, essendo precluso al giudice di legittimità un riesame del merito della vicenda. La conversione del ricorso in appello consente pertanto di rispettare le prerogative del giudice di secondo grado e di assicurare il corretto esercizio del diritto di impugnazione dell'imputato, garantendo il rispetto delle norme che disciplinano l'articolazione del processo penale su più gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITALONE Claudio - Presidente

Dott. DE MAIO Guido - Consigliere

Dott. TARDINO Vincenzo - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. ST. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/10/2005 TRIBUNALE di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI CLAUDIA;

udito il P.M. in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Premesso:

IN FATTO E DIRITTO

- che, con sentenza 21 ottobre 2005, il Tribunale di Palermo ha ritenuto Ga. St…

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