Consiglio di Stato sentenza n. 2370 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:2370SENT

Massima

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Il diritto di un privato di ottenere una modifica della destinazione urbanistica di un'area pubblica non costituisce un interesse giuridicamente tutelato, in quanto l'adozione di una variante urbanistica rientra nella discrezionalità dell'amministrazione, la quale non è obbligata a dare seguito a richieste di privati in tal senso, in assenza di un prevalente interesse pubblico. Inoltre, l'assegnazione di aree pubbliche a soggetti privati per lo svolgimento di attività economiche deve avvenire mediante procedure di evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento e trasparenza, senza che il privato possa vantare un diritto all'assegnazione diretta di tali aree. Pertanto, l'amministrazione non è tenuta a concludere un procedimento di variante urbanistica o di assegnazione di un'area pubblica su richiesta di un privato, essendo tali attività rimesse alla sua discrezionalità, fermo restando l'obbligo di concludere il procedimento con un provvedimento espresso, motivato in relazione alle ragioni del rigetto. Il giudice, in tali casi, non può pronunciarsi sulla fondatezza della pretesa del privato, ma solo verificare il corretto esercizio del potere discrezionale da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/04/2019

N. 02370/2019REG.PROV.COLL.

N. 04586/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4586 del 2018, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura capitolina, in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio n. 3910 del 2018.

Visto il ricorso in appello con i …

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